venerdì 23 luglio 2010

Un anno dopo

Per festeggiare l'anniversario dal nostro viaggio ho creato un file da
leggere con Google Earth che indica tutti i posti interessanti dove
siamo stati.
Lo potete prelevare qui

giovedì 27 agosto 2009

Dice un saggio americano (US sense of Humour) ...

Lezione #32
tratto da How to cope when You are surrounded by idiots ... [ Come sopravvivere quando sei circondato da idioti ... ]

Mai mangiare la neve gialla [ Never eat yellow snow ].

Ben Goode

martedì 25 agosto 2009

MISSIONE COMPIUTA!


Non potendo ovviamente riportare le bici in Italia, abbiamo deciso di farne dono ad una Parrocchia di Los Angeles e dopo aver riconsegnato il furgone...eccoci nuovamente all'aereoporto!
Purtroppo la nostra lunga vacanza e' finita, abbiamo viaggiato molto e visto tantissime cose tanto che ora i ricordi tendono a sovrapporsi e ci vorra' un po' di tempo prima di metabolizzare tutto e lasciare che le emozioni sedimentino prendendo il loro aspetto definitivo.
Non piu' travolti dai tempi strettissimi del viaggio si comincera' a riflettere piu' calma su cio' che si e' vissuto; ora siamo un po' stanchini e ancora immersi in mondo molto diverso dal nostro quotidiano che per quasi un mese ci ha fatto sentire americani, davvero, senza retorica.
Intanto vi diamo aluni primi numeri di massima; abbiamo viaggiato per 25gg e percorso circa 6000 Km,
visitato 4 stati degli USA, scattato quasi 5000 foto e filmato inmmagini per quasi 10 ore.
Ora sara' una bella impresa selezionare foto, immagini e suoni per ottenere un documento audiovisivo che sia presentabile magari qui sul blog. Ci vorra' tempo e pazienza.
Tutto il gruppo desidera ringraziare chi ci ha seguito in questo viaggio tramite questo blog, specialmente coloro che pur non conoscendoci hanno deciso di leggerci durante il viaggio.
A chi ci conosce e non ha potuto essere dei nostri desideriamo dire che siete sempre stati spiritualmente con noi e se in questi giorni vi hanno fischiato le oreccchie sapete perche'.
Stiamo tornando a casa ma questo blog non chiudera' con la fine del viaggio e desideriamo che continui ad esistere come documento e fonte di informazione per chi intende ripercorrere in futuro le nostre orme.
Pensiamo di aprire il blog ai commenti in modo da interagire con voi e scambiare opinioni e domande se qualcuno fosse interessato.
Sicuramente, ora che c'e' il tempo, tutti noi del gruppo potremo scrivere, commentare e magari presentarci singolarmente per prendere forma e personalita' elevandoci a persone e non piu' semplici avatar.
A risentirci dunque.
Ciao!
Daniele, Ezio, Laura, Patrizia, Riccardo, Roberto e Rosanna.

lunedì 24 agosto 2009

Santa Monica

Prima di inoltrarci nuovamente nel caos cittadino di Los Angeles ci fermiamo a Santa Monica con le sue spiagge e il suo mare.
Oggi e' domenica e la spiaggia, vastissima, e' affollata di famiglie americane. Il mare non e' proprio caldo (20gradi) e fare i il bagno non e' propriamente piacevole e anche difficoltoso a cause delle onde particolarmente alte.
La lunga pista ciclabile "Pacific Coast Bike" che corre per qualche miglio lungo la grande spiaggia ci consente di arrivare, in bici, fino a Venice, arcaico ritrovo di una comunità Hyppie ormai invecchiata ed inglobata nel melting pot consumistico.

domenica 23 agosto 2009

Santa Barbara

Abbiamo fatto tappa in un altro paese della costa, Santa Barbara.
Finalmente il cielo blu e' riapparso e abbiamo lasciato indietro le nebbie del Big Sur.
Santa Barbara assomiglia molto alle nostre localita' di mare piu' rinomate con tanti giardini e il porto turistico, tutto piu' in grande naturalmente!


Oggi si parte per Los Angeles.

sabato 22 agosto 2009

Verso Cambria

Anche il tratto di costa che da Monterey porta a Cambria e' caratterizzato da scogliere a picco sul mare che si alternano a spiaggie bianche, lunghissime e deserte.
Passiamo per Carmel dove c'e' una bellissima spiaggia e dove abita Clint Eastwood.



L'oceano e' tranquillo e freddo cosi' l'aria calda che arriva dall'entroterra forma nebbie intense in continuo movimento.
Siamo nel parco chiamato del "Big Sur" e la highway 1 si contorce curva e controcurva sulle splendide scogliere.



Nei pressi di Cambria ci attende una sorpresa; una colonia di elefanti di mare prende il sole sulla spiaggia!



Siamo senza parole, quali spettacoli ci riservera' ancora questa America?

giovedì 20 agosto 2009

Verso Monterey

Lasciata San Francisco ci dirigiamo a sud per raggiungere Monterey dove faremo tappa.
Finalmente rivediamo l'oceano pacifico e anche il sole che non e' piu' nascosto dalle debbie di Frisco.
La strada e' la highway n.1 detta "cabrillo" e corre lungo la costa sempre in prossimita' del mare creando punti di osservazione spettacolari.



Le spiagge e la costa sono incantevoli e quasi deserte. E' possibile camminare in riva al mare per chilometri senza incontrare altro che gabbiani ed uccelli marini.



Un gruppo di noi decide di percorrere la strada lungo la costa in bicicletta supportato a distanza dagli altri in furgone, sempre in contatto via radio.
Arrivati al faro di Pigeon Point possiamo vedere sugli scogli un gruppo di foche che prendono il sole.



In serata arriviamo a Monterey, in tempo per un cenetta in un locale del porto.

mercoledì 19 agosto 2009

San Francisco - Il Golden Gate


Anche stasera siamo di fretta perche' dobbiamo pianificare le tappe dei prossimi giorni ma qualche cosa della giornata di oggi ve la racconto.
Dopo la giornata di ieri passata a spasso per la citta' chi a visitare il Moma chi, piu' interessato alla scienza, con l'Exploratorium, finalmente oggi prendiamo le bici e tentiamo di andare a vedere il famoso Golden Gate. Dico tentiamo perche' qui il tempo e' strano e c'e' sempre la nebbia!



Pedaliamo lungo il porto e poi in Marina Blvd fino al ponte.
Sono le due del pomeriggio ma la nebbia non se ne va' come ha fatto ieri, per cui....peccato per le foto ma il ponte lo attraversiamo ugualmente per raggiungere Sausalito.
E' una grande emozione nonostante le nubi e il forte vento freddo!



A Sausalito c'e' anche un po' di sole quasi a premiarci per la costanza nel voler percorrere il ponte in bici a tutti i costi.
Con oggi finisce la nostra permanenza a S.Francisco, domani partiamo per visitare le localita' lungo la costa del pacifico. Visto il freddo che c'e' qui.....la cosa non ci dispiace poi cosi' tanto.
Bye, bye "Frisco".

San Francisco

Siamo a San Francisco da due giorni ma ho solo ora il tempo di un piccolo aggiornamento.
Qui il tempo e' strano e ancora non ci ha ancora concesso di vedere il Golden Gate, sempre immerso nella nebbia!
Appena possibile un aggiornamento piu' completo.

domenica 16 agosto 2009

Lo Spirito di Yosemite


Questo e' forse il parco piu' famoso e sicuramente il piu' vecchio. Anche qui per raggiungerlo e' stata una faticaccia, lasciato Tre Rivers ci dirigiamo verso Fresno per poi affrontare 40miglia di curve fino al centro del parco.
Arrivati al visitor center dobbiamo ancora fare altre 20miglia a ritroso per raggiungere il motel in localita' Buck Meadow. Gia' che ci siamo ci informiamo sui percorsi ciclabili da poter fare il giorno successivo. Inoltre e' ferragosto e c'e' veramente un sacco di gente, decidiamo quindi di rientrare al motel.
Il giorno dopo partiamo di buon ora e raggiungiamo il parco pronti per un percorso ciclabile che ci porta verso il Mirror Lake.
Pedaliamo nella valle stretta con le pareti rocciose a picco e le foreste di sequoie e cedri.



E' un vero spettacolo, molto differente rispetto ai deserti rocciosi e ai canyon visitati finora.
Daini, cervi e scoiattoli sono una presenza costante per tutta la pedalata.



Ecco il gruppo al completo sul letto asciutto del Mirror Lake



Vi lascio all'album fotografico per le foto piu' interessanti e a questo link per scoprire lo spirito di Yosemite
Domani si parte e si inizia la sezione "marittima" del nostro tour. Raggiungeremo S.Francisco per poi scendere lungo la costa nei giorni successivi, fino a Los Angeles dove.....beh, non pensiamoci!

sabato 15 agosto 2009

Sequoia National Park

Ci fermiamo a Tre Rivers un piccolo paese poco prima dell'ingresso al Sequoia National Park.
Qui abbiamo un piccolo ma confortevole lodge dove possiamo anche cucinarci un paio di cene all'italiana per mangiare un po' di pasta dopo quindici giorni di beef e steak!
Nel parco sono presenti le sequoie piu' grandi degli USA e sono davvero impressionanti; la piu' grande misura 30mt di circonferenza e prima che l'apice morisse era piu' alta della statua della liberta'.



Girare il parco e' abbastanza stancante in quanto sia la strada che lo raggiunge che quella che permette di visitarlo e' piena di curve. Circa 50km di curve tra andata e ritorno.
Sono presenti molte specie di animali in liberta' tra cui numerosissimi scoiattoli, picchi e naturalmente....orsi!



Abbiamo avuto la fortuna di vede mamma orsa con gli orsachiotti ma fotografarli e' stata un'impresa.
Mentre sto scrivendo c'e' uno scoiattolo che mi gira intorno a pochi centrimetri, incuriosito dalla mia presenza!



Qui gli animali sono rispettati e protetti e quindi non vedono l'uomo come una minaccia.
Dopo una bella cena a lume di candela, preparata da noi, domani ci trasferiremo a Yosemite per



visitare l'ultimo parco di questo nostro tour.

giovedì 13 agosto 2009

Bakersfield

Da Lone Pine facciamo tappa di trasferimento a Bakersfield prima di arrivare al parco nazionale di Sequoia.
Bakersfield e' la settima citta' della California per grandezza ed e' assolutamente anonima e turisticamente insignificante.
Dormiamo e domani ci aspetta il Sequoia National Park.

mercoledì 12 agosto 2009

Lone Pine

Dalla valle della morte ci dirigiamo verso Lone Pine, ai confini del parco dove faremo tappa.
Lone Pine e' un paesino ai piedi del monte Whitney famoso per essere stato la location preferita di molti film western.
Alla sera mangiamo il miglior burger gustato finora nel nostro viaggio in un locale tipico del luogo il Mt. Whitney Restaurant, dove il simpaticissimo proprietario ci ha servito dei fantastici "Mt.Whitney Buffalo burger" e ovviamente, un ottima weiss beer locale.
Al mattino decidiamo di visitare il Museum of Film History prima di partire alla volta di Berkersfield, tappa di passaggio prima di arrivare al Sequoia N'tl Park.

Un momento di riflessione (pensierini sparsi 2/x)

Eccomi ad irrompere da guastafeste nel palinsesto come Max Headroom.
Death Valley... Una vera fornace. Con poca fantasia, una costante che contraddistingue il mean people americano, chiamano l'unico avamposto umano presente in questo deserto di sale Furnace Point.
Spettacolo da inferno dantesco (esiste nelle vicinanze un posto che si chiama Dante's View).
Imperdibile. Si capisce davvero cosa significhi la mancanza dell'acqua per la Vita.
Se apri la bocca per lo stupore un attimo dopo sei arso da una sete bestiale.
Il mucho calor porta facilmente al melting point delle nostre teste cosicche' poi ci si ritrova a parlare di Dio. E' bello sentirsi cosi' piccoli ed insignificanti.
Gli States sono il mito moderno.
E' una fabbrica di mitologie. Dalle citta', allo 'star system' hollywoodiano (stiamo visitando involontariamente le location di molto cine americano), al cibo, alla coca cola e pepsi, ai saloon.
Aldila' delle suggestioni viene voglia di fermarsi qui a trascorre quel tanto che ci resta. C'e' posto per tutti. Ognuno puo' perdersi dietro alle sue fantasie che siano angeli o demoni. L'unico requisito indispensabile e' rappresentato dal possesso di biglietti verdi e carta di credito non scaduta.
Vorrei dire di piu'. Sturm und Drag. Devo contenermi.
Stay tuned.

La Death Valley


Lasciamo Las Vegas e il Nevada in direzione di Furnace Creek nella Death Valley. Pare che questo sia uno dei posti piu' caldi della terra e sicuramente degli Stati Uniti.

Innanzi tutto un caloroso saluto da tutto il gruppo......


Percorriamo bellissime strade solitarie nel deserto:



dove comunque chi fa il furbo con gli "speed limit" viene beccato dallo sceriffo di turno:



Lungo la interstate 180 arriviamo nella Death Valley e saliamo sul Dantes Peak da cui possiamo ammirare in basso la valle essicata dal sole:



Ripartiamo ed arriviamo al famoso "Zabriskie Point" con le sue strane dune bianche pietrificate. Il paesaggio e' inquietante e ha colpito molto anche la fantasia di Antonioni che ha deciso di girare qui alcune scene del suo film.





Il caldo e' allucinante e arrivando al Visitor Center di Furnace Creek leggiamo la temperatura.

Un momento di riflessione (pensierini sparsi 1/x)

Gli Stati Uniti d'America...
Un grande carrozzone dove si alternano meraviglie e miserie.
Per fortuna un po' il loro Cinema ci aveva preparati alla visione.
Vedendo Las Vegas appare chiaro l'approccio del "si puo' fare" al contrario dell'atteggiamento di auto castrazione tipico italiano del "lascia perdere".
D'altro canto il buon senso qui manca in molte occasioni.
Si mangiano cibi ipercalorici ma non si trova quasi lo zucchero per addolcire quella brodaglia che chiamano caffe' perche' lo zucchero fa male!
Si beve continuamente birra e bibite colorate.
I vegetariani fanno vita durissima perche' si mangia quasi solo carne: bue, bufalo, pollo, maiale nelle varie versioni dalla bistecca al burger.
In compenso proprio nella ristorazione appare evidente una superiorita' logistica all'insegna della praticita': non macchinette per raccogliere le prenotazioni ma la vecchia carta e penna e quando arriva il cibo te lo mettono davanti senza richiedere un'altra volta chi aveva ordinato che cosa (probabilmente sulla carta si fanno la mappa della posizione delle persone intorno al tavolo).
Ora si andra' a fare una american breakfast.
A presto.
Stay tuned.

Las Vegas


Che dire di questa citta' basata sull'eccesso e sul divertimento? Tutto ne hanno sentito parlare ma vi assicuro che finche' non si vede non si crede!
Una citta' nel deserto in cui l'acqua, bene irrinunciabile, e' diventata anche mezzo di divertimento; piscine, giochi d'acqua e luce come la famosa fontana del Bellagio.
Gli alberghi sono la riproduzione in scala delle piu' famose citta' del mondo da Venezia a New York passando per Parigi, solo per citarne alcune.
La notte e' un delirio di luci, suoni e musica che ti accompagnano in continuazione anche mentre cammini per la strada!
Qui sembra che l'energia elettrica non costi nulla e tutto sia veramente possibile. Osservando la gente giocare nei casino' ci si rende conto pero' di quanto possa scendere in basso l'intelligenza dell'uomo.
Anche qui ovviamente sono stati girati molti film; "Ocean Eleven" tanto per citarne uno di cui vedete qui sotto un fotogramma:
Vediamo gli undici rapinatori davanti alla fontana del Bellagio, ripresa qui sotto di giorno:

Comunque almeno per noi una notte a Las Vegas e' piu' che sufficiente e la mattina successiva ripartiamo per avventurarci nel silenzio bollente della Death Valley.


Piccolo episodio da raccontare a chi si trovasse a soggiornare a Las Vegas in particolare come noi al Paris.
Sara' capitato a tutti di arrivare in una stanza di albergo con il frigo-bar e incuriositi guardare cosa vi era dentro, senza voler consumare nulla....pura curiosita'. Non lo fate!! Incredibile ma il frigo e' attrezzato con dei sensori che sentono se voi prendete qualcosa e registrano automaticamente la consumazione.
Il problema e' che se voi poi riponete la bottiglia o la lattina dopo aver osservato di cosa si trattava, senza consumare nulla, il sistema se ne sbatte e vi addebita la consumazione comunque.
Ovviamente ci siamo accorti della cosa solo al check-out quando alla nostra camera sono stati addebitati 45$ di bevande.
Naturalmente abbiamo protestato e subito si sono attivate le procedure di verifica tipiche americane. Tutto si e' risolto bene, anzi ci hanno volutamente rimborsato anche una telefonata che avevamo effettivamente fatto.
In America il cliente ha veramente sempre ragione.

martedì 11 agosto 2009

Scusate il ritardo....

Da un paio di giorni non riesco ad aggiornare il blog dato che a Las Vegas non trovo wifi liberi,infatti la citta' ha una copertur wifi incredibile ma a pagamento e con prezzi inaccettabili (15$ al giorno)
Ora siamo usciti dalla citta' e vi scrivo da Lone Pine dove siamo appena arrivati dopo aver visitato la Death Valley; ho un sacco di belle foto da farvi vedere sia di Las Vegas che della Valle della morte!
Ora andiamo a cena.....a piu' tardi.

domenica 9 agosto 2009

Bryce Canyon


A circa venti miglia da Penguitch dove abbiamo affittato le camere del motel si trova il Parco Nazionale di Bryce Canyon.
Formazioni rocciose molto spettacolari anche se di dimensioni piu' contenute rispetto al Grand Canyon, tipicamente a guglie e pinnacoli.
Anche qui si e' potuto utilizzare la bicicletta per percorrere la strada principale che porta ai vari punti di osservazione del canyon.
Spettacolo della natura veramente imponente a quasi 3000mt di quota.
Come sempre trovate alcune foto scattate, nell'album fotografico qui a fianco.
Domani mattina....tutti a Las Vegas!

sabato 8 agosto 2009

Moab - Parco nazionale di Arches


Ultimo giorno di permanenza a Moab e visitiamo il parco di Arches famoso per le sue formazione rocciosa ad arco e torri.
Subito riconosciamo una location famosa: la sequenza di apertura di "Indiana Jones e l'ultima crociata" e' stata girata proprio qui.
Ecco un paio di fotogrammi:



Confrontate con un paio delle tante foto fatte da noi stamattina:


Si resta sempre molto impressionati dalla maestosità di questa natura. Un modo per fissare nella memoria queste sensazioni è quello di tradurre la visione in un disegno: così Ezio fa due rapidi schizzi del Double Arch e dello Skyline Arch.



Ora lasciamo quindi Il Parco di Arches per recarci a Bryce Canyon, sempre nello stato dello Utha.

venerdì 7 agosto 2009

Moab - Bar M trail

Anche oggi un bel giro in mountain bike che ci ha portato ad assaporare un sentiero nel deserto roccioso vicino a Moab.
Breve trasferimento in furgone verso un'ampia area di sosta nei pressi di un bar/campeggio e da li' partenza in mountain bike.


Percorso medio-facile reso un po' piu' faticoso da un forte vento che ci ha accompagnato per tutta la gita. Il percorso e' denominato "Bar-M" sulle carte che vengono fornite al centro visitatori di Moab.
Nonostante il percorso piu' impervio rispetto a ieri, le bici si sono comportate bene e non abbiamo avuto problemi di forature o guasti meccanici.

Alla fine della pedalata un bel bagno con idromassaggio caldo in motel.

giovedì 6 agosto 2009

Moab


Ed eccoci a Moab tipica cittadina americana che si sviluppa lungo un'unica strada principale che l'attraversa; proprio come le vecchie citta' del far-west.
Anche qui hanno girato tantissimi film.
Per noi sara' base di partenza di alcune gite in bicicletta.
Stamattina infatti partiamo per un percorso lungo il fiume Colorado che tuttavia non inizia con i migliori auspici dato che un temporale si scatena appena scaricate le bici dal furgone.
Attendiamo e verso le 11.00 riusciamo a partire con un raggio di sole. Arriviamo in una bella area di sosta per i camper e qui decidiamo di fare pranzo e lasciare passare le ore piu' calde.
Appena ripartiti la sfortuna ci colpisce ancora e Dany fora la gomma anteriore della sua bici, nuovamente fermi!
Ripariamo la gomma e via.....un chilometro e .....a terra la gomma posteriore di Roby. La sfiga ci perseguita, stavolta ci accorgiamo che abbiamo dimenticato le camere d'aria di riserva al motel.
Riccardo ritorna indietro a prendere il furgone mentre una tormenta si abbatte sul gruppo in attesa.
Al ritorno di Riccardo carichiamo tutte le bici e decidiamo di fare comunque il percorso in furgone in attesa che il tempo migliori. La sfortuna imperversa ma noi siamo dei duri!
Finalmente torna il sole e parcheggiamo il furgone e riprendiamo le bici raggiungendo finalmente le incisioni rupestri degli antichi indiani che volevamo vedere.

C'e' il tempo di proseguire ancora per qualche foto e per vedere delle tracce di dinosauro

prima che la sfiga lanci il suo insulto finale e anche la gomma di Riccardo si buchi per una spina di rovo. Basta, e' troppo riprendiamo il furgone e si torna al motel.
Abbiamo avuto anche noi la nostra avventura americana quasi come i vecchi pionieri del west, tante risate e buon umore comunque....siamo in vacanza.

- aggiornamento -

Ho aggiornato alcuni post precedenti, per cui vi invito a rileggerli in particolare quello del Grand Canyon in elicottero: ho aggiunto due gustosi filmatini!

mercoledì 5 agosto 2009

Monument Valley: vi ricorda qualcosa?




"Sono un po' stanchino. Credo che tornerò a casa ora..." e' cio' che dice Forrest Gump dopo aver corso per tutta l'America e lo dice proprio qui:

dove oggi siamo stati anche noi!!
Per gente appassionata di cinema come noi e' stata un grande emozione!
Siccome c'è anche la passione per i fumetti (o, per lo meno, ci sono i ricordi dei fumetti che si leggevano da ragazzi) uno di noi non ha resistito a copiare dal "vivo" uno scenario tipico di un fumetto western.
Sulla strada per Moab ci fermiamo a Bluff dove è stato allestito un "museo" (termine forse un po' troppo impegnativo) che ricostruisce ambienti e vita di fine secolo.